Di Giuseppe Blasco
Una delle operazioni che vengono proposte sempre più spesso da coloro che si occupano della caldaia è il lavaggio dell’impianto di riscaldamento. Si tratta di un intervento utile che fa parte della manutenzione dell’intero impianto, e diventa tanto più utile quanto più l’impianto è vecchio; in alcuni casi, poi, è un’operazione resa obbligatoria per legge, quindi è necessario farla.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 59/2009 ci dice, all’Articolo 4, punto 14, lettera A, che in molti casi è necessario “un trattamento chimico di condizionamento” dell’impianto, un altro modo per parlare del lavaggio dell’impianto
Il lavaggio è obbligatorio solamente quando si effettua un intervento sull’impianto, ovvero nello specifico (Art. 14):
- Nel caso della realizzazione di un nuovo impianto, non esistente precedentemente;
- Nel caso di ristrutturazione di un edificio, quando la ristrutturazione va ad interessare anche l’impianto stesso;
- Nel caso in cui vengano sostituiti i generatori di calore, ovvero le caldaie. Va fatto qualunque sia il motivo della sostituzione, e per motivi tecnici è importantissimo quando si sostituisce la caldaia tradizionale con la caldaia a condensazione.
In questi casi non si può evitare il lavaggio, mentre negli altri casi può essere comunque effettuato, ma è facoltativo. E’ consigliato, perché ci sono problemi da ostruzione, nei seguenti casi:
- Alcune stanze sono più fredde rispetto ad altre;
- L’impianto impiega molto tempo per riscaldarsi;
- Alcuni radiatori sono freddi anche se aperti, in particolare nella parte inferiore;
- La caldaia è più rumorosa del normale.
Come facciamo noi?
- per prima cosa facciamo un’analisi della durezza dell’acqua per valutare cosa installare, compensazione a polifosfati / addolcitore di cui necessita l’acqua dell’impianto e lo consigliamo al cliente.
- scolleghiamo e svuotiamo l’impianto idraulico di riscaldamento;
- scolleghiamo gli attacchi dell’acqua in punti strategici per un lavaggio miratoed efficiente;
- se ci sono apparecchi (come filtri, caldaie, scaldabagni)che potrebbero rovinarsi vengono isolati o by-passati;
- Dove necessario vengono scollegati i caloriferi e puliti singolarmente dallo sporco con lavaggio ad acqua e solo successivamente ricollegati per essere lavati chimicamente;
- facciamo un primo ciclo di lavaggio con la pompa per lavaggi che durerà e sarà aggressivo secondo il tipo di impianto termico e lo sporco da disincrostare;
- Nel nostro caso l’elettropompa per il lavaggio arriverà a pulire fino a n.20 caloriferi collegati.
- Inversioni repentine di percorrenza acqua grazie ad un invertitore di pressione della pompa, ogni 5-10 min;
- Intervento con secondo ciclo inibitore, per preservare lo stato delle tubazioni subito dopo la disincrostazione, viene immesso un secondo tipo di liquido, differente dal primo, che inibisce i tubi di portata conservandone il livello di deterioramento (durezza permanente)
- installiamo quasi sempre un defangatore nel circuito di riscaldamento.
Tutta l’operazione durerà almeno 2 ore, a seconda della situazione.
il costo dell’operazione varia in base all’impianto si può spendere dai 200 euro ai 400 euro.